La plagiocefalia posizionale (o comunemente nota come “testa piatta”)è una deformazione del cranio del bambino, che ha una varietà di cause: prima gravidanza, gravidanza gemellare, prematurità, torcicollo muscolare, trauma da parto (ad esempio in parti operativi con ventosa), asimmetria posturale infantile (cioè posizioni “obbligate” che il bimbo assume spontaneamente), e posizione della testa.
La plagiocefalia, quando non è accompagnata da una sinostosi (quindi una chiusura precoce delle suture), è trattabile a livello osteopatico, insieme ad una serie di consigli che verranno forniti al genitore sulla gestione del bimbo.
Non è solo un problema estetico di “forma”, ma la plagiocefalia è anche e soprattutto un problema di “funzione” !
Sebbene la plagiocefalia posizionale sia considerata una condizione benigna, in base al grado, potrebbe portare ad alcune conseguenze:
- Disturbi posturali e muscoloscheletrici: limitando movimenti della testa e del corpo in generale (soprattutto se associata a torcicollo e ad asimmetria posturale infantile)
- Disturbi sensoriali: una plagiocefalia moderata può portare ad un’asimmetria facciale, quindi ad un disallineamento di occhi e/o orecchie, che potrebbe interferire con l’elaborazione uditiva e dello sviluppo visivo.
Per questo motivo, il trattamento della plagiocefalia risulta fondamentale già nei primi mesi di vita, sia per modificare la forma della testa, sia per garantire al bimbo un corretto sviluppo psico-neuro-motorio nelle sue varie tappe.
Quindi, quando portare il bimbo dall’osteopata ?
Se il genitore si accorge che il bimbo presenta una deformità cranica, dopo aver effettuato una visita dal pediatra, si può rivolgere all’osteopata per il trattamento della testa piatta, che andrebbe iniziato il prima possibile, entro i 6 mesi, perché si può sfruttare la malleabilità e l’elasticità delle ossa craniche che si ha solamente in quel range d’età.
Che tipo di tecniche osteopatiche si utilizzano nei bambini ?
Il trattamento osteopatico nei bambini sarà dolce, delicato ed assolutamente indolore per il bimbo, che avrà piacere durante la seduta.
A volte può capitare che il bambino possa piangere durante il trattamento, ma non è un pianto di dolore.
Esclusi i bisogni primari, il motivo del pianto può essere dato dal fatto che stiamo togliendo una posizione confortevole per il bambino (cioè quella disfunzionale!).
In questo caso si possono utilizzare delle tecniche di tipo indiretto che vanno ad assecondare il comfort del bambino, trattando lo stesso la disfunzione.
E se mio figlio non ne vuole sapere di stare sul lettino dell’osteopata ?
NO PROBLEM! Siamo noi osteopati che ci adattiamo a loro, perché l’importante è la sua serenità e quella del genitore.
Si può trattare il bimbo in braccio alla mamma (durante l’allattamento), sul passeggino e mentre dorme.
Qual è l’obiettivo dell’osteopata ?
Il trattamento è personalizzato, in base alle disfunzioni somatiche riscontrate in ogni bambino, per garantire uno sviluppo psiconeuromotorio migliore.
L’obiettivo è il ripristino della mobilità, simmetrica e fisiologica di tutte le parti del corpo, al fine di migliorare la postura e il movimento del bambino.
Quante sedute servono per il trattamento della plagiocefalia ?
Dipende dall’età del bambino, dalle cause della plagiocefalia e dalle disfunzioni somatiche riscontrate !
Il piano di trattamento sarà sempre soggettivo e personalizzato per ogni bimbo.
E se il bimbo ha più di 6 mesi lo posso portare lo stesso dall’osteopata ?
Certo, si può portare lo stesso il bambino dall’osteopata, anche dopo i 6 mesi, nonostante la forma della testa diventi sempre meno malleabile.
L’obiettivo diventerà perciò quello di trattare le disfunzioni per migliorare la funzione.
Perciò invece che modificare la forma della testa, si andrà a ripristinare una corretta mobilità del cranio e di tutto il corpo in generale.
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